Morto appeso nelle Forche! – seconda parte

Per il Codice Napoleone due persone che, secondo l’articolo 144, avevano raggiunto l’età per poter contrarre matrimonio, ma non avendo raggiunto la maggiore età, come previsto dall’articolo 148, avrebbero dovuto ottenere il consenso dei propri genitori viventi.

Codice Napoleone tradotto d’ordine di Sua Maestà il Re delle Due Sicilie

Serafina è nata il 10 agosto 1793 da Giuseppe Corina e Giovanna Greco; due giorni dopo è stata battezzata nella Chiesa di San Giorgio, che si trova nel quartiere Picitti ad Acri.

Quando Serafina deve istruire la pratica di matrimonio era orfana di padre e non avendo un certificato di morte da esibire, per dimostrarne l’avvenuto decesso viene compilato davanti al Giudice di Pace Fedele Bernardo il seguente documento:

A dì 23 Maggio 1809 in Acri

Costituiti personalm.e in questa Giustizia di Pace della sud.a Co-

mune di Acri il di lei Sig.e Giudice, e di me sottoscritto Can-

celliere li qui sotto Croce signati Vincenzo Capalbo d’Anto-

nio custode di Vaccine d’anni 68, Giuseppe Viteritti alias Mo-

tino figlio d’Antonio d’anni 30, Natale Romano di Lorenzo brac-

ciale d’anni 27, Giacinto Bafaro di Gennaro bracciale d’anni 20,

Nunziato Mauro Varbella di Giuseppe d’Anni 31, Nunziato Ferra-

ro Trivillo di Lionardo custode di Vaccine di anni 40, ed Angelo

Celico di Domenicantonio bracciale d’anni 24 tutti del Rione delli Pi-

citti, e della succennata Comune li q.li attestano, e fanno fede sponta-

neam.e, e con il di loro giuramento, costarli benissimo, Giuseppe Co-

rina, alias Mallaro, Carcerato, e trasportato nelle Reggie Forche di Cosen-

za sia stato ivi Giustiziato, e morto appeso nelle Forche, per averlo in-

teso pubblicam.e dire, fin d’allora, che segui la di lui morte, ed ora l’istessa

pubblica voce, a fama costanti, e ferma si mantiene, e per esser questa la

verità ne anno [sic] fatto formare la presente Crocesignata di loro propria

mano.

+ Segno di Croce di Vincenzo Capalbo che attesta e fa fede come sopra

+ Segno di Croce di Giuseppe Viteritti che attesta e fa fede come sopra

+ Segno di Croce di Natale Romano che attesta e fa fede come sopra

+ Segno di Croce di Giacinto Bafaro che attesta e fa fede come sopra

+ Segno di Croce di Nunziato Mauro che attesta e fa fede come sopra

+ Segno di Croce di Nunziato Ferraro che attesta e fa fede come sopra

+ Segno di Crove di Angelo Celico che attesta e fa fede come sopra

Fedele Bernardo

Fran.co Pancaro Canc.e

Da questo documento deduco che il “povero” Giuseppe Corina, conosciuto dagli acresi con il soprannome di “MALLARO”, prima del 23 maggio 1809, è stato arrestato e tradotto nelle Carceri di Cosenza per essere giustiziato con l’impiccagione.

Per capire quando possa essere successo analizzo i dati anagrafici di Serafina da i quali ricavo che Giuseppe Corina ha sposato Giovanna Greco prima del 10 agosto 1793 e che, pertanto, doveva essere nato almeno quindici anni prima del matrimonio, ossia prima del 1778.

Contestualizzando il documento con il periodo storico ottengo, o meglio posso intuire che le “Reggie Forche” altro non siano che quei luoghi in cui sono state inviate le persone condannate a morte a causa di una sentenza emessa da quelle commissioni militari istituite dall’invasore francese, che all’epoca dei fatti, come racconta Luigi Greco nel suo libro, erano ancora attive ed operose.

Francesco Caravetta, gestore e autore del sito internet “antichi delitti”, frequentatore e profondo conoscitore dei meandri dell’Archivio di Stato di Cosenza, ha individuato, rispondendo ad una mia richiesta di aiuto, nel Fondo Commissione Militare Francese, una sentenza riguardante un certo “CURIVA Giuseppe, 22 anni, arrestato con le armi – Partecipazione ai saccheggi ed ai massacri durante la rivolta scoppiata ad Acri il 14 agosto 1806”

BINGO!


estratto dall’albero genealogico

Giuseppe Corina > Serafina Corina > Angela Caterina Capalbo > Carmela Luzzi > Rosa Zicaro > Rosario Greco > mia madre > io.

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