Intervista a Simona … mia moglie

Ho trascritto di seguito, così come l’ho trovata in rete, l’intervista che il Consorzio Co&SO di Empoli, ha divulgato nel luglio 2016 sul proprio sito, nella rubrica “Impronte Sociali“:

AL COORDINAMENTO DEL SERVIZIO MENSA: SIMONA TORNESE RACCONTA IL SUO LAVORO

Simona Tornese

Simona Tornese, 44 anni, è dipendente della cooperativa Geos e da un anno e mezzo si trova a coprire il ruolo, fino ad oggi occupato da uomini. Simona, originaria di Lecce, è arrivata in Toscana quattordici anni fa, dopo aver conosciuto un toscano con il quale condivide la sua vita.

Come sei approdata nel mondo della cooperazione?

Quando sono arrivata in Toscana, ho sentito il bisogno di entrare in contatto con il territorio, di conoscere ed instaurare rapporti. Avevo svolto per undici anni lavoro nel settore amministrativo di una azienda. In Toscana  ho fatto un po’ di tutto, dalla vendemmia, alla stagione alla Sammontana, all’informatore per Publiambiente, fino al lavoro in un agriturismo. Il lavoro mi ha aiutato a conoscere la realtà in cui vivo, la terra che mi ha adottato e che adoro quanto quella d’origine.

Sono arrivata nella cooperazione tramite il consorzio CO&SO Empoli, che mi ha segnalato a Geos per una sostituzione maternità come responsabile dei servizi interni.  Da lì poi ho iniziato con sostituzioni varie in ufficio ed anche sui servizi svolti dalla cooperativa e per i quali mi sono formata tramite vari corsi.

Com’è essere al coordinamento del servizio mensa?

E’ un lavoro che mi piace davvero tanto. All’inizio dovevo fare una sostituzione di solo un mese, poi in seguito a varie circostanze che sono capitate mi è stato chiesto di restare.

Di cosa ti occupi quindi?

La mia figura deve interagire con il personale del centro cottura di Empoli, con il personale della cooperativa nei vari plessi scolastici, con l’Asl, con il Comune e in particolare con l’Ufficio scuola. E’ un lavoro di coordinamento che coinvolge moltissime figure. I risultati ed il raggiungimento degli obiettivi mi piace assolutamente condividerli con tutte le figure professionali con le quali trascorro  le mie giornate lavorative. Lavoriamo tutti per un obiettivo comune. Senza collaborazione sarebbe impossibile svolgere le mie mansioni.

Ovviamente c’è una grande attenzione per i pasti…

La nostra è una utenza più che delicata. E’ necessario fare quindi una grande attenzione sia sulle materie prime che sulla lavorazione. Ci sono tantissimi casi, dalle allergie dei tipi più svariati fino alle diete vegetariane sempre più  in aumento, a quelle dettate da scelte religiose. Noi riceviamo le indicazioni dall’ufficio scuola e poi ci adoperiamo per far arrivare i pasti diversificati nelle varie scuole, sempre nel rispetto della privacy e della sicurezza.  Prepariamo e smistiamo 2500-2700 pasti al giorno.

Com’è essere una donna al ‘comando’?

Io non comando ma collaboro e condivido. Diciamo che essere donna in una posizione prima ricoperta solo da uomini ha anche i suoi vantaggi. Soprattutto lo staff con cui lavoro mi permette di fare bene. I cuochi, dipendenti del comune, e le operatrici della cooperativa sono professionali e preparati. Oltre al lavoro, poi, sono mamma di Sara, 14 anni e di Luca, 10. Riesco a gestire lavoro  e famiglia bene, visto che gli orari me lo consentono. Insomma me la cavo meglio che posso, con tanta organizzazione.


estratto dall’albero genealogico

Io & Simona > Sara & Luca

 


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